Aggiornamento: 1 dicembre 2010
 
DOTT. GENNARO CARATOZZOLO Malattie dell'Apparato Respiratorio Disturbi Respiratori nel Sonno
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Seminario 31 maggio 2008

 



La sfida della prevenzione in Pneumologia

di Michele Mastrodonato e Gennaro Caratozzolo 

 

 

Dopo una lunga fase preparatoria si è finalmente tenuto in Trani, il 31 maggio, l’ultimo Seminario Distrettuale di questo anno sociale: La sfida della Prevenzione in Pneumologia organizzato dal D.O. Michele Mastrodonato. In una splendida giornata di sole l’evento ha consentito ai soci presenti la possibilità di assistere ad una manifestazione di alto livello scientifico e culturale, corredata da una ricco allestimento multimediale e manifestare tutto l’apprezzamento e il compiacimento per come è stato preparata e svolta, vista anche la presenza di illustri relatori, competenti ma soprattutto entusiasti: hanno partecipato il prof. Onofrio Resta, Direttore della Cattedra di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Bari, la dott.ssa Maria Grazia Cagnazzo, Responsabile del Centro antifumo presso l’Ospedale “D’Avanzo dell’Università di Foggia, il dott. Alfredo Scoditti, socio Lions del Club di Mesagne, Pneumologo presso l’Ospedale “Melli” di S. Pietro Vernotico e il dott. Gennaro Caratozzolo, giovane pneumologo in servizio presso l’Unità Operativa di Cardiologia e Pneumologia della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie; moderatore il dott. Michele Mastrodonato, D.O. e socio del Club “Castel del Monte-Host”. Porgendo i saluti al Governatore Elio Loiodice, accompagnato dalla sua gentile consorte e alle autorità Lions presenti, tra cui il PDG Matteo Bonadies intervenuto anche a nome del Club Barletta “Ettore Fieramosca”, sponsor della manifestazione insieme al Club “Castel del Monte-Host”, il dott. Mastrodonato ha brevemente illustrato le motivazioni che hanno indotto ad organizzare questo evento strutturandolo come una operazione che fosse l’insieme di professionalità, novità, innovazione, comunicazione e servizio.
È nata quindi l’idea di un service diverso, alternativo
, volto ad interrogare il Distretto su problemi pneumologici, vecchi o nuovi, che da sempre impegnano gli specialisti del settore, attraverso la raccolta di questionari sui problemi legati al fumo e a nuovi problemi di grande emergenza attuale ed importanza sociosanitaria come la Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno e l’Asma bronchiale e discuterne nella giornata dedicata, nel mondo intero,alla Lotta contro il fumo.
Si è trattato di uno studio osservazionale statistico-epidemiologico su una vasta area di territorio, il Distretto Lions “Apulia”, e un vasto campione di persone, circa 3.300 soci, raccogliendo informazioni da un mondo fortemente variegato dal punto di vista dell’età, del sesso, dell’attività lavorativa, dell’impegno socio-culturale, ma assolutamente omogeneo, quale il mondo lionistico del Distretto 108Ab. Una “fotografia”, insomma, delle condizioni di salute dei soci del distretto, uno sforzo immane che guadagnasse atutto il nostro Distretto, non solo in quest’anno sociale, ma anche in futuro, il ruolo di sperimentatore di un nuovo modo di fare informazione all’interno del mondo lionistico, un nuovo modo di conoscersi attraverso nuove esperienze e nuovi sistemi, sfruttando la più importante delle attenzioni dell’uomo, la tutela della sua salute. Mastrodonato ha inoltre evidenziato che attualmente buona parte dell’informazione e dell’aggiornamento professionale si effettua on-line a conferma delle mutate abitudini ed esigenze degli utenti. In virtù di ciò si è pensato di dare un taglio innovativo alle modalità di raccolta dei questionari inerenti i problemi pneumologici per spiegare la quale ha dato brevemente la parola al dott. Giuseppe Gargiuolo giovane informatico tranese, autore della piattaforma web-based per la raccolta dei dati. L’obiettivo è stato quello di raccogliere le risposte da un campione di circa 3.300 persone nel più breve tempo possibile eliminando i supporti cartacei: in questo modo il socio aveva la possibilità di accedere al sito e rispondere, dando la possibilità di utilizzare ed elaborare in dati in tempo reale, realizzare grafici e presentazioni multimediali, comportando un abbattimento dei tempi e del personale utilizzato per la raccolta e l’elaborazione del materiale cartaceo. Pur ammettendo la presenza di limiti riguardanti la competenza di ciascuno nell’utilizzo di un computer e la capacità di navigazione in internet, Gargiuolo ha aggiunto che “questo metodo assicura una comunicazione veloce ed efficace che potrebbe essere sfruttata sia nell’ambito di ciascun Club che realizzando una rete informatica utile per ogni esigenza di tutta la organizzazione lionistica”.
Finalmente si è entrati nel vivo del Seminario con la prima relazione tenuta dal dott. Caratozzolo, chiamato da Mastrodonato a svolgere la funzione di Responsabile Scientifico dello studio epidemiologico-statistico, effettuato tramite l’invio e la raccolta dei questionari inerenti i problemi penumologici. Il giovane pneumologo tranese ha illustrato, con una chiarezza, i risultati ricavati dallo studio dei questionari ricevuti sia direttamente per via informatica che riportando sul sito web le risposte fornite su materiale cartaceo; ha manifestato altresì tutto il suo entusiasmo per aver svolto la sua funzione di specialista supervisore di un convegno riguardante i problemi, vecchi e nuovi, di pertinenza pneumologica, calati nella realtà dei Lions Clubs del Distretto 108ab. Caratozzolo ha così beneficiato i presenti parlando degli scopi dello studio e traendo considerazioni dai risultati mostrati dalle diapositive proiettate; le stesse considerazioni che opportunamente vengono offerte in questo articolo.
Gli scopi dello studio sono stati fondamentalmente due: valutare in un gruppo chiuso di persone, quale può essere quello dei soci Lions della Puglia che, pur essendo un gruppo di persone di estrazione socio-culturale leggermente al di sopra della media, rappresentano lo specchio più o meno fedele della realtà pugliese, la presenza e l’entità di patologie radicate come le
allergie o quelle conseguenti all’abitudine tabagica, con le sue ripercussioni anche sull’apparato respiratorio, o patologie meno note come i disturbi respiratori nel sonno, anche per la sua scarsa conoscenza e consapevolezza che, fino a pochi anni or sono, ha portato a diagnosticarla in una esigua minoranza di casi; coinvolgere i soci Lions in una “modalità di raccolta” dei questionari del tutto innovativa o quantomeno proiettata verso il futuro prossimo. L’obiettivo era quello di raggiungere una adesione alla compilazione dei questionari tramite il sito internet, anche dato l’esiguo tempo a disposizione, del 20%. L’obiettivo è stato quasi raggiunto, attestandosi intorno ad uno scientificamente sufficiente 10%, ed inoltre sarà possibile, per chi non ha partecipato, compilare i questionari tramite il sito web ancora accessibile fino a marzo 2009 (questo potrà essere utile per completare con accuratezza lo studio a distanza di tempo). Caratozzolo dopo aver fornito dati e spiegazioni relativi ad ogni domanda posta dal questionario ha tratto finalmente tratto le conclusioni affermando che:
• il campione di popolazione interrogato con i questionari è fondamentalmente sano, consapevole dei danni provocati dal fumo, disponibile a rivalutare le proprie abitudini nei confronti dello stesso, anche dichiarando di smettere di fumare in ogni caso. Prevale il senso di rispetto nei confronti dei soggetti a rischio e delle norme attualmente vigenti. I maschi sono più accaniti fumatori rispetto alle donne, le quali per altro sono più propense a smettere, avendo presumibilmente dalla loro una
maggior forza di volontà;
• il Lions asmatico è percentualmente in linea con i dati nazionali. Analoga sovrapposizione percentuale vi è per quanto concerne le allergie. La predisposizione ai disturbi allergici
decresce on l’aumentare dell’età:
• i dati relativi ai disturbi respiratori sonno-correlati sono sovrapponibili ai dati nazionali. La popolazione lionistica è fondamentalmente sana. Il tempo medio di riposo notturno è in media di 6 ore. Le donne dormono, in generale, meno degli uomini. La lunga relazione descrittiva del grosso lavoro realizzato è stato materiale offerto per le considerazioni dei relatori che si sono susseguiti. Il prof. Resta ha relazionato sulla Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) rendendo fruibile l’argomento alla maggior parte dei
presenti, non addetti ai lavori.
L’illustre docente ha chiarito gli aspetti essenziali della patologia caratterizzata dalla comparsa di numerose crisi di apnea durante il sonno, correlandole con l’obesità e con il fenomeno del russamento, con l’abuso di fumo e alcol e l’uso di particolari farmaci, con l’ipotiroidismo, con particolari posizioni assunte durante il sonno e con particolari conformazioni del massiccio facciale. Si tratta di una malattia che comporta, attraverso un difetto di ventilazione durante il sonno, già fattore di disturbo del sonno stesso, l’incremento del rischio cardiovascolare, per effetto del difetto di ossigenazione causato dalla comparsa delle apnee ricorrenti. Già l’obesità da sola, determina anche durante la veglia, alterazioni della funzione respiratoria presenti specialmente in posizione supina. L’ipossia intermittente è causa della frammentazione del sonno, fenomeno alla base della comparsa della sonnolenza diurna e dell’incremento del rischio a carico di cuore e cervello. Resta ha assicurato che il trattamento attualmente più efficace si giova della ventilazione notturna fornita grazie all’uso della cosiddetta CPAP, una maschera speciale collegata ad un respiratore che ha la funzione di rimuovere le apnee e ridurre il russamento, migliorare l’ossigenazione dei principali apparati (specie il cardiovascolare) e di strutturare meglio il sonno notturno evitando le frequenti pericolose crisi di sonnolenza diurna. La CPAP comporta così effetti positivi generali che si riflettono anche sull’assetto ormonale, psichico e metabolico. Il miglio
ramento è particolarmente visibile su fenomeni quali l’ipertensione arteriosa, gli attacchi ischemici, le aritmie, gli incidenti stradali, le capacità cognitive e l’impotenza. Importante anche la riduzione del peso corporeo come norma generale che da sola darebbe già impulso alla riduzione del russamento e delle apnee. Concludendo il suo intervento il prof. Resta ha espresso il suo sincero plauso per l’iniziativa, di reale spessore scientifico, conferendone legittimità ed auspicandone un ampliamento, assicurando l’interesse della Cattedra di Pneumologia dell’Università di Bari per il mantenimento del rapporto di collaborazione con l’Area Sanità del Distretto Lions 108Ab, oltre a chiedere una copia del lavoro svolto onde approfondire e confrontare, in sede di didattica e di ricerca, i risultati ottenuti.
Nella successiva relazione la dott.ssa Cagnazzo, ha definito il fumo di tabacco come
“ il principale fattore di rischio evitabile di morte precoce, malattia, handicap” e ha affermato, in accordo con alcuni organismi internazionali, che “la dipendenza da tabacco va considerata come malattia e non come vizio o attività ricreativa personale”, e che “l’O.M.S. la include nella lista dei disturbi legati all’uso di sostanze farmacologiche”. Viene definita dipendenza in quanto si manifesta con la tolleranza, la sindrome di astinenza, la difficoltà a smettere di fumare, l’uso della sostanza nella consapevolezza dei rischi per la salute. La dott.ssa Cagnazzo ha riportato i dati più redenti sulla mortalità a causa del fumo di tabacco, precisando che attualmente le malattie fumocorrelate sono collocate ai primissimi posti nella speciale classificazione delle principali cause di morte nel mondo. Ha inoltre effettuato una carrellata sulle sostanze nocive presenti nel fumo di sigaretta, sottolineandone la alta pericolosità quali fattori di patologie correlate al fumo, in special modo il tumore polmonare, la broncopatia cronica ostruttiva, le malattie cardiovascolari tra cui l’ipertensione arteriosa e la malattia ischemica cardiaca, confermando, non senza destare attenzione tra i presenti, che “ogni sigaretta fumata accorcia la vita del fumatore di 8 giorni”; ha però assicurato che la cessazione del fumo comporta la riduzione del rischio cumulativo di morte per tumore polmonare a qualsiasi età, come peraltro abbatte i rischi correlati alla broncopatia cronica e alla malattia cardiovascolare. Sul versante delle tecniche di disassuefazione la Cagnazzo ha illustrato le peculiarità e l’efficacia della terapia farmacologica con supporti farmaceutici tipici o di uso più pratico (cerotti o gomme da masticare), non prioritarie rispetto alla potenzialità delle tecniche cognitivo-comportamentali, individuali o di gruppo che spaziano dai consigli brevi per smettere di fumare fino a complessi sistemi del colloquio motivazionale. Concludendo la sua relazione è emerso che allo stato attuale, in considerazione delle nostre conoscenze e degli strumenti che abbiamo a disposizione, la migliore delle strategie da impiegare in termini di prevenzione deve porre come obiettivo la riduzione della diffusione dell’abitudine tabagica.
Nell’ultima relazione il dott. Scoditti ha discusso del legame tra allergie e malattie respiratorie con particolare riguardo l’asma bronchiale allergico. Si tratta, come ha affermato, di una patologia in costante incremento, così come è in aumento l’incidenza delle allergie anche in Puglia, la cui popolazione attualmente colpita assomma al 20% e che entro il 2020 la vedrà salire al 50%. Scoditti ha correlato l’aumento di incidenza in particolar modo con l’inquinamento atmosferico: nelle aree urbanizzate infatti cresce la cosiddetta “epidemia di asma bronchiale”; anche l’eccesso di ignene dei paesi industrializzati sarebbe alla base di quella “malattia del benessere” che vede la malattia allergica attestata al terzo posto tra le malattie croniche. Non sono da escludere dalle cause anche il fumo di sigaretta, le infezioni respiratorie, l’alimentazione e l’obesità. Scoditti si è soffermato inoltre sulle varie sostanze allergiche domestiche (acari, peli di animali, miceti) e ambientali esterne come l’ortica, le graminacee, l’ulivo, la paritaria, il cipresso, responsabili di asma allergico e di rinocongiuntiviti. È sulla prevenzione che Scoditti si è particolarmente soffermato ribadendo la necessità di intervenire sull’ambiente riducendo le fonti di inquinamento e sulle nostre abitudini attuando efficaci misure antipolvere, evitando il fumo in presenza dei bambini e cosa non meno importante ritornando in maniera convinta all’allattamento al seno.
Dopo una lunga sessione di domande da parte del pubblico presente, il Governatore Elio Loiodice ha chiuso la lunga intensa giornata e virtualmente ha chiuso con questo Seminario la lunga attività distrettuale di quest’anno sociale manifestando tutta la sua soddisfazione e il plauso per come, partendo dal lontano autunno scorso fino ad oggi, l’esiguo staff impegnato nel grosso lavoro della realizzazione del Service dedicato alla Prevenzione delle Malattie Respiratorie ha saputo cogliere nella sua essenza lo spirito lionistico del servizio per il bene della collettività, e nella fattispecie nell’interesse di ogni socio del nostro Distretto, riuscendo a coniugare con efficacia e impegno i due motti che hanno caratterizzato l’anno sociale 2007-2008: quella “
Sfida al cambiamento” possibile solo esprimendo con forza quella “Capacità di futuro” grazie alla quale il nostro grande Club potrà ancora continuare nella sua crescita umana e morale. Peraltro la presenza di giovani relatori, accanto ad esperti professionisti esprime proprio questo auspicio. E dono più bello per gli organizzatori e per i relatori, oltre agli omaggi personali del Governatore, è stato offerto dallo scrosciare degli applausi e dai sinceri complimenti rivolti, che hanno finalmente concluso questa lunga, estenuante ma affascinante esperienza.

Aggiornamento: 12 maggio 2010
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